i degni eredi del maestro Ferruccio Rontini
Ferruccio Rontini incontrerà lungo il suo cammino artistico tre allievi, tre discepoli della sua pittura; tra questi il figlio Giulio che prenderà il nome d'arte Giulio da Vicchio, sia in onore della casa di Vicchio di Mugello paese che, non dimentichiamo, ha dato i natali a Giotto, sia per non voler “sfruttare” il nome del padre per la propria carriera pittorica.
Il primo allievo di Rontini sarà Muti, a cui seguirà il più giovane Mattioli ed infine il figlio; in quest'ordine cronologico sono riportati i link alle pagine specifiche:
Giulio da Vicchio (Giulio Rontini)
La figura del Rontini ha svolto, pertanto, un ruolo fondamentale e spesso non riconosciuto (se non dai tre allievi e da pochi altri) per il rinvigorimento della vena artistica mugellana. Giulio, Armeno e Rutilio, come prima aveva fatto il maestro Ferruccio Rontini, porteranno con le loro opere i colori, i paesaggi e le genti del Mugello per il resto d'Italia e d'Europa. Inoltre la presenza sul territorio di questi quattro grandi maestri costituirà stimolo per molti giovani pittori, alcuni semplici passionisti, altri promettenti artisti in attesa di successo.
I tre allievi apprenderanno tecnica, stile e astuzie dal Rontini, ma ognuno di loro evolverà in un proprio ed inconfondibile stile. La passione, gli spunti, i consigli, il "tono" del grande insegnante non moriranno mai, ma subiranno un processo di rivoluzione, di metamorfosi in ognuno dei tre discepoli; il risultato sarà quello di avere ben tre grandi maestri.
Infatti tutti e tre sono, come già si è detto del Rontini, genuini pittori per passione, ancor prima che di professione. Non sono la stereotipa figura dell'artista "ribelle" al mondo e all'uomo, non sono il pittore politicamente impegnato (spesso più per il portafoglio che per una sana, anche se discutibile, passione politica), non sono neanche i pittori "da galleria", cioè che imbrattano una tela solo per seguire la moda o le mode correnti e vendere un pezzo in più ad una lira in più. Muti, Armeno e Giulio son tre pittori di passione; l'evoluzione o la "rivoluzione" dello stile rontiniano, diversa in ognuno dei tre, è una conseguenza di questa loro voglia di dipingere. Tutti e tre pittori apprezzati dalla critica e dal mercato anche se poco noti al grande pubblico.
È stata per me una fortuna poter conoscere nella mia infanzia e adolescenza tutti e tre i pittori, data l'amicizia che li legava a mio padre Gino; solo Mattioli ho potuto incontrare una sola volta a causa della sua permanenza in Grecia, anche se i suoi quadri di Monte Athos, per me Geologo ed esplosivista, son sempre stati cari con le loro atmosfere di studio e meditazione.
Nella foto, scattata per la personale di Mattioli del 1990 a Vicchio, tutti e tre gli allievi con Gino Barletti e Ferruccio di Giulio Rontini (in arte FE.RON.). FE.RON., figlio di Giulio, volle anche lui intraprendere la strada artistica contemporanea con quadri di livello, sfortunatamente la prematura scomparsa né ha troppo presto interrotto la carriera; informazioni su FE.RON. sono reperibili al seguente indirizzo: http://www.galleriarontini.com/frj.html
da destra: Giulio da Vicchio, Gino Barletti; FE.RON.; Rutilio Muti; Armeno Mattioli
10/02/1990, personale di Mattioli a Vicchio
Come pubblicazioni monografiche per maggiori dettagli sui tre pittori si ricordano:
C. Marsan "Rutilio Muti"; Edizioni il Torchio, Torino 1976
F. Donzelli "Rutilio Muti";Giorgi e Gambi Editori, Firenze 1983
F. Donzelli "Ameno Mattioli"; Giorgi e Gambi Editori, Firenze 1985
G. da Vicchio "Giulio da Vicchio" Edizioni Polistampa, Firenze 1996
sito dedicato all'opera del Maestro dall'Impresa Dott. Geol. Luca Barletti
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